AFLIN festeggia 5 anni di vita con nuovi progetti

AFLIN festeggia 5 anni di vita con nuovi progetti
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Il quinto compleanno di AFLIN ha illuminato di magia il Circolo Canottieri Roma, una cornice unica che ha ospitato la consueta cena di beneficenza. La serata è stata aperta e animata dalla Presidente Emanuela Sabbatini, avvolta nel tipico sari indiano con cui ha portato i colori e i ricami dell’india tra i tavoli addobbati da centrotavola e cavalierini handmade di piccoli led. Un allestimento non casuale ma espressamente in tema con il “Filo di Luce”, ormai nel nome di battesimo di AFLIN e rappresentativo delle mission di AFLIN.

Tanti gli amici e i sostenitori che da sempre supportano l’associazione e la accompagnano in questo percorso di sfide contribuendo al raggiungimento degli obiettivi. Tra questi anche il Prof. Roy De Vita, sempre al fianco di AFLIN, che ha preso parte alla festa in veste di ospite d’onore. La Presidente Sabbatini, che tra pochi giorni volerà nuovamente in India, ha illustrato i progetti in cui l’Onlus intende investire le sue energie nei prossimi mesi, tra cui l’acquisto di un terreno governativo per la costruzione di una scuola e una casa-famiglia e la promozione di progetti di scambio interculturale tra le scuole indiane e quelle italiane.

Parallelamente continueranno i programmi relativi all’istruzione delle bambine e i progetti sanitari a favore della salute e della prevenzione per le bambine e per le donne in generale.

A rendere la serata ancor più speciale, per la gioia e lo stupore dei presenti, si è esibito il mago Andrea Romanzi che ha regalato due interventi di magia ed illusionismo: i suoi giochi di ombre, o meglio di “assenza di luce”, hanno incantato e divertito il pubblico, che subito dopo ha assistito ad uno stupefacente gioco di mentalismo.

Una serata riuscita grazie anche alla disponibilità profusa dal Circolo Canottieri Roma, nella persona del suo Presidente Massimo Veneziano e dei suoi collaboratori, e dall’azienda Pighin che ha offerto i vini della cena.

Appuntamento all’anno prossimo, con un filo di luce e una candela in più.

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